Nel calcio, il ruolo del portiere è senza dubbio il più
delicato. A difendere i pali, il Borgosesia Calcio ha chiamato Mikel Sagalli
che nonostante la giovane età (classe 1999), vanta due anni di esperienza in
Serie D.
“Ho iniziato a giocare nella Trittium, la squadra del mio
paese – spiega l’estremo difensore - . Poi l’Atalanta mi ha notato e mi ha
portato in neroazzurro all’età di 9 anni. Due stagioni fa, ho affrontato la
realtà della Serie D con il Pontisola e da gennaio sono andato alla Pro Sesto.
Lo scorso campionato, l’ho iniziato a Sesto San Giovanni, prima di trasferirmi,
a gennaio, a Seregno”.
Come hai affrontato il passaggio dal settore giovanile, alla
massima serie dilettantistica?
“Inizialmente non è stato facile. Affronti una realtà
completamente diversa; i risultati assumono un ruolo importante. E’ stato un
passo utile a maturare anche sotto l’aspetto psicologico”.
Che tipo di portiere sei?
“Penso di essere bravo con i piedi e nelle uscite. Punto a
essere efficace, come stile di numero 1, mi paragonano ad Handanovic”.
A Borgosesia, prenderai il posto di Libertazzi, entrato
nella storia granata come il portiere con il maggior numero di minuti di
imbattibilità. Sentirai questa pressione?
“No. Mi aspetto di migliorare e poter giocare il maggior
numero di partite. Sono giovane e so di dover crescere e perché no, provare a
migliorare questo record anche se non sarà facile”.