Non conosce pause – nemmeno quella del
“generale agosto” – la discussione sul “Che fare” della ex discoteca Spazio A4
di Santhià.
Ai tempi, il locale era noto non solo a Santhià, ma un po' in tutta la provincia di Vercelli.
Tocca al Sindaco Angelo Cappuccio riepilogare, mettendoli in fila, i fatti, per concludere che la
situazione attuale, l’istruttoria degli Atti, rappresenta il punto di
partenza, non certo quello d’arrivo, per un confronto a tutto campo con tutte
le realtà associative cittadine.
Ma… andiamo con ordine.
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“A metà luglio – esordisce il Sindaco
- abbiamo fatto il primo incontro plenario invitando tutte le associazioni
culturali e sportive per spiegare loro le intenzioni, ribadisco ‘intenzioni’,
circa la possibile acquisizione e conversione dell’ex-Spazio A4 in un Centro
Polivalente per la città.
Già al termine di quella
riunione – che, ricordo a tutti, ebbe un esito favorevole dando quindi mandato
di procedere con le verifiche tecniche per valutare l’effettiva fattibilità del
progetto - ci siamo lasciati con l’intento di ritrovarci appena possibile
presso lo stabile per valutare anche direttamente le potenzialità e le
eventuali criticità dell’edificio. Cosa che sarà fatta all’inizio dell’autunno”.
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VercelliOggi.it: le “colonne d’Ercole”
entro cui si snoda il percorso amministrativo, si può sviluppare la scelta
politica, sembrano due: i requisiti tecnici della struttura Spazio A4 e la
reale fruibilità della stessa da parte di tutto l’Associazionismo santhiatese.
Angelo Cappuccio: “Sempre nel corso di quella riunione evidenziammo subito
che grandi eventi come il Carnevale e la Maratona Rock andavano visti a parte,
per la loro natura, e invitammo le due associazioni, Associazione per Bea e
Proloco, a trovarsi con i propri iscritti e poi con l’amministrazione comunale
per i ragionamenti del caso.
In queste settimane stiamo
quindi, come amministrazione comunale, procedendo su due fronti: verifiche tecniche
sullo stabile e contatti con le associazioni dirette ‘portatrici di interesse’
per polivalente.
Le verifiche tecniche sono
indispensabili perché nessuno vuol fare un salto nel buio, mentre l’intenzione
è invece davvero quella di trovare una soluzione adeguata a ospitare le
numerose attività culturali, sportive etc… che costituiscono il tessuto sociale
e culturale della città.
Sul fronte degli incontri
con le associazioni, come annunciato, abbiamo già contattato le scuole di
danze, che come noto, finora sono state costrette a tenere il saggio in paesi
diversi da Santhià proprio per la mancanza di una struttura idonea a ospitare
le tante persone che i loro saggi richiamano. Inutile dire che tutte si
augurano che il Centro polivalente diventi presto una realtà.
A breve incontreremo
direttamente anche le associazioni di teatro e le bande perché sono questi i
gruppi che richiamano di solito più spettatori e che necessitano di impianti
specifici (audio, luci, camerini etc).
Abbiamo già incontrato
anche l’Associazione per Bea che organizza la Maratona Rock. Tale evento come
tutti sappiamo ha caratteristiche diverse dalle altre feste e, come avevamo già
ipotizzato fin dall’inizio, non ci sono
i presupposti affinché si possa svolgere in uno spazio chiuso”.
Il sodalizio che si ispira a Bea ha
già fatto sapere, tramite Mauro Bedon, che non intende opporsi all’iniziativa.
Anche se, evidentemente, la
manifestazione annuale dedicata alla musica Metal non può che svolgersi, in
ogni caso, in ambiente esterno.
“Ci pare quindi, in tutta onestà – chiude
il sindaco - di procedere nel modo più trasparente e corretto possibile,
sentendo i diretti ‘portatori di interesse’ e valutando con i tecnici la
fattibilità del progetto. La speranza è che si riesca a realizzare, anche in
questo ambito, qualcosa di utile alla città”.